stasi
fino a tre mesi fa avevo un'unica,
perenne domanda in testa: dove cazzo vado, domanda ossessiva, al
limite del panico.
E' andato avanti cosi' un paio d'anni,
o forse tre. intervallato da due barche e mezza e attività varie.
due anni in cui i miei siti preferiti
sono stati agoda, booking.com e skiscanner.
un perenne cambiare albergo e cambiare
paese. Tre giorni a bangkok una settimana a bali, Saigon in attesa di
un visto per la cina, giappone, birmania ... ...
Mi si è cancellato il tracking ma era
degno di un rappresentante internazionale di balsamo di tigre.
giornate passate nel nulla, su un letto
di albergo svegliandomi tardi o su un'amaca o da turista.
Adesso sono qui. In un campeggio, in un
furgone, in Andalusia. Volo, ho un'attività attorno a cui ruoterà
piu' o meno tutto fino a quando come da cicli precedenti mi stufero'.
Mi ci sono ancorato come ci si ancora al nucleo di una termica e ci
giro dentro, stretto finchè continua asalire. In qualche modo mi ha salvato, per ora, almeno, finchè sale.
Ci sono questi posti dove personaggi si
fermano: due anni fa' Porto pollenza un rifugio naturale per vecchi
marinai oggi il fuoco la sera al campeggio del civa ad Algodonales ritrovo di
volatori che non hanno altro da fare nella vita.
Diventano delle piccole comunità. Non
che siano posti particolari ma c'è dell'umanità che si è fermata
lì, e ci si arena volentieri, c'è tranquillità, un ristorante. La
gente viene sta e se ne va alcuni sono ormai stanziali.
Sto cucendo uno zaino che includa
il parapendio, Con l'idea di ripartire per le montagne dell'asia e
con il desiderio, poco chiaro, di qualcos'altro.